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    Chi siamo

    Il Gruppo 183 è un'associazione senza fini di lucro Onlus. E' nata nel marzo 1995 dall'iniziativa di esperti, ambientalisti, parlamentari e rappresentanti di Regioni, governi locali, dirigenti sindacali e d'impresa. Il Gruppo 183 deve il suo nome alla legge di riforma ambientale e istituzionale per la difesa del suolo e la tutela delle acque (n.183/89), assunta come riferimento- anche simbolico- della propria azione di proposta e di intervento.
    L'obiettivo del Gruppo 183 è promuovere proposte specifiche di politiche di sviluppo sostenibile in materia di difesa del suolo, di risanamento delle acque, di fruizione e gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale sviluppo economico e sociale, di tutela degli aspetti ambientali ad essi connessi.


     
     
    Cosa facciamo

     

    L'attività più recente del Gruppo 183 si è concentrata sull'attuazione della Direttiva Acque 2000/60.
     

    Durante il 2006 le attività del Gruppo hanno riguardato il Decreto legislativo 152/2006 "Norme in materia ambientale" per quanto riguarda la revisione delle norme relative all'acqua e al suolo e, dunque, l'implementazione della direttiva 2000/60 sulle acque. Prima della data di promulgazione del decreto (avvenuta nell'aprile 2006) il Gruppo 183 ha animato l'opposizione agli aspetti della bozza di decreto non conformi alla direttiva sulle acque nè a una buona gestione della risorsa, in stretto contatto con le altre ONG quali il WWF Italia e Legambiente, anche promuovendo un appello del mondo scientifico e tecnico all'ex Presidente della Repubblica Ciampi.

    A seguito della promulgazione del decreto, le attività del Gruppo si sono incentrate sulle  proposte al nuovo governo per modificare le parti del Decreto e, in particolare, per attuare urgentemente, ma al meglio possibile, la direttiva Acque, attraverso il compimento della prima scadenza necessaria, ovvero la definizione dei distretti idrografici e dei rispettivi organi di gestione. Per questo motivo l'anno si è concluso con l'organizzazione di un convegno nazionale cui ha partecipato il ministro dell'ambiente Pecoraro Scanio e i principali portatori di interesse delle commissioni ambiente di Camera e Senato, delle autorità di bacino, delle associazioni ambientaliste, dei sindacati. 

    Da non dimenticare la partecipazione al Forum di Città del Messico di marzo, attraverso l'elaborazione di un documento presentato dal Ministero per gli affari esteri sulla prevenzione del rischio idraulico, realizzato in collaborazione con l'Istituto Ipalmo.

    Per quanto riguarda le attività internazionali, il Gruppo 183 ha messo in atto il piano di lavoro della fondazione Aquanet, creata dal Gruppo con altre 4 ONG che si occupano di acque di Belgio, Spagna, Francia e Olanda, ottenendo un finanziamento europeo dalla DG Ambiente della CE, per seguire e diffondere informazioni sull'implementazione della legislazione europea sull'ambiente e sull'acqua in particolare. Le attività hanno portato alla realizzazione di un convegno tenutosi a Faro, in Portogallo, il 4 dicembre 2006, sulla partecipazione pubblica nella gestione delle acque.

    Grande impegno è stato riposto nella comunicazione, attraverso l'aggiornamento del sito web e la sua revisione: il sito è passato da circa 7mila visitatori a gennaio 2006 a circa 20mila a dicembre 2006, frequentazione favorita anche dall'invio di 19 newsletter agli oltre 5700 iscritti alla mailing list (erano circa 3600 a gennaio 2006) con gli aggiornamenti relativi a questi temi.


    Durante il 2005 l'impegno dell'associazione è stato diretto, da un lato, a promuovere la "
    Dichiarazione europea per la nuova cultura dell'acqua" in un convegno organizzato al Campidoglio, a Roma, il 14 gennaio 2005 assieme alla fondazione spagnola Fundaciòn por la nueva cultura del Agua e, dall'altro, a affrontare il tema della partecipazione pubblica nella gestione delle acque, anche in vista della necessaria attuazione della Direttiva Quadro sulle Acque. Tale tema è stato l'oggetto di un convegno organizzato con, e presso, lo Iefe-Bocconi a Milano, il 30 maggio 2005 (seguito del primo convegno nazionale sulla direttiva promosso assieme allo IEFE/Bocconi, a Legambiente ed alla Fondazione Lombardia per l'ambiente nell'ottobre 2003). Su incarico della Commissione Europea, Direzione generale Ambiente, il Gruppo 183 ha organizzato con Comunità Ambiente srl., nel giugno 2005, un "Workshop sugli Obblighi dell'Applicazione della Direttiva per il Trattamento delle Acque Reflue Urbane", al quale hanno partecipato i responsabili del settore a livello nazionale, regionale e provinciale.
    L'ultimo trimestre del 2005 ha impegnato il Gruppo 183 nell'
    analisi dello schema di Decreto Legislativo in materia Ambientale, e nella diffusione pubblica di informazioni e commenti sul tema, tra i quali un appello al Presidente della Repubblica affinchè non firmi il decreto, problematico sotto molti punti di vista.

    Nel 2004 ha collaborato, con la Regione Basilicata e la Conferenza dei Presidenti delle Regioni, alla preparazione del
    convegno sulla Direttiva Acque e il Quadro Comunitario di Sostegno (QCS), per le Regioni dell'obiettivo 1, tenutosi a Matera, il 30 gennaio 2004.
    Per la stessa Regione Basilicata ha elaborato nel 2004 la
    proposta di delimitazione di distretti idrografici nel Mezzogiorno, che è stata presentata alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome nell'agosto 2004, che ha come obiettivo una migliore gestione delle acque nel Mezzogiorno, e in attuazione dell'articolo 3 della Direttiva 2000/60.

    Il 2003 è l'anno della pubblicazione del
    primo rapporto sulla pianificazione di bacino, un volume e un sito web che raccoglie le informazioni sulle attività di pianificazione delle Autorità di Bacino di rilievo nazionale e dell'Autorità di bacino pilota del Serchio, realizzato dal Gruppo183 su incarico, e in collaborazione, con queste autorità.

    Con il seminario del 18 giugno 2002
    "Quale futuro per la pianificazione di bacino", assieme a WWF e Legambiente, il Gruppo 183 riprende la riflessione complessiva sula prospettiva della riforma avviata con il documento programmatico dell'associazione "Acqua e suolo nelle politiche territoriali. Proposta per un programma di governo" (17 luglio 1995).

    Nel 2001 il Gruppo 183 riorganizza la modalità della sua iniziativa verso l'attività di servizio, con l'apertura di un proprio sito web (www.gruppo183.org). Il servizio concentra l'attività informativa sull'applicazione della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60, sulla legge di riforma sui servizi idrici (
    legge 36/94 detta Legge Galli), sulle iniziative relative ai problemi dell'acqua e del suolo. Il sito fornisce inoltre collegamenti a enti, istituzioni e associazioni, italiani ed europei, relazionati alle tematiche dell'acqua e del suolo.

    Negli anni precedenti l'associazione ha concentrato la propria attività su tre filoni di lavoro:

    1) Attuazione e adeguamento della Legge 183/89, riforme istituzionali.
    All'indomani del rinnovo del Parlamento del 1996, il "Gruppo 183" ha definito e presentato una
    proposta specifica per l'avviamento immediato e per l'attuazione di un programma di manutenzione per la difesa del suolo (Roma 10 luglio 1996)
    Successivamente (Roma 31 ottobre 1996), l'Associazione ha promosso un convegno nazionale "Il rilancio e l'adeguamento della legge 183" (relatori: Filippo Bubbico, Giuliano Cannata, Achille Cutrera, Giuseppe Gavioli, Antonio Massarutto, Costanza Pera, Paolo Urbani).
    Il documento presentato al convegno è stato oggetto di confronto approfondito con esperti, associazioni, rappresentati del Parlamento, del Governo, delle Regioni e delle Autorità di Bacino; è stato anche presentato al Comitato Paritetico di Camera e Senato per l'indagine conoscitiva sulla difesa del suolo (Commissione Veltri).
    Nella fase di definizione della legislazione di riforma istituzionale sulla ridistribuzione della attribuzioni tra Amministrazione centrale, Regioni e Autonomie locali (Bassanini), l'Associazione ha promosso un confronto diretto tra i protagonisti istituzionali direttamente interessati e sottoposto alcune proposte specifiche: "Ambiente, acqua e suolo nella attuazione della Legge 59/97" (Roma, 18 marzo 1998) Relatori: Ugo Cavallerra, Renato Cocchi, Bernardo De Bernardinis, Giuseppe Gavioli.
    All'indomani della tragedia del Sarno, il "Gruppo 183" ha promosso- con ricercatori, esperti, responsabili di Autorità di Bacino nazionali- un documento/appello di criteri di intervento immediato per la nuova normativa in preparazione (DL 180, convertito nella L.267/98 Roma, 19 maggio 1998.) Sulla stessa situazione del Sarno, Legambiente e "Gruppo 183" hanno organizzato una iniziativa specifica (Napoli, 18 giugno 1998).
    Sul governo e sulla gestione del territorio, assieme alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, dell'Upi, dell'Uncem, dell'Anci, il Gruppo 183 ha organizzato un convegno e avanzato una proposta dettagliata:
    "La manutenzione nel governo del territorio: la maggiore opera pubblica del Paese, una nuova frontiera dei servizi" (Luigi Borrelli, Patrizia Consiglio, Andrea Freschi, Claudio Falasca, Arcangelo Lobianco, Antonio Massarutto, Gianni Mattioli.- Roma, 29 ottobre 1998).
    Con l'Autorità di Bacino del Po, l'Associazione ha preparato per il 14 novembre 2000 un convegno su: "Cosa fare di fronte alle alluvioni ricorrenti: il caso del bacino del Po", sulla base di un
    documento di analisi dell'evento alluvionale del 13-20 ottobre 2000, predisposto dalla stessa Autorità di Bacino.

    2) Servizi idrici nel Mezzogiorno.
    Fin dall'inizio della sua azione, l'Associazione ha svolto una attenta azione di monitoraggio, proposta e intervento sui problemi delle acque nel Mezzogiorno: in particolare nella fase di passaggio dall'intervento straordinario a quello ordinario dello Stato.
    Attenzione particolare è stata dedicata ai problemi dell'utilizzo dei fondi strutturali comunitari, all'attivazione della
    legge 36/94 detta Legge Galli, all'affermazione del ruolo transitorio e di supporto alle istituzioni di governo regionale e nazionale della Società per la Gestione degli Impianti Idrici (SOGESID S.p.A).
    A questo fine il "Gruppo 183" ha promosso un
    convegno nazionale "Il governo dei servizi idrici nel Mezzogiorno dall'intervento straordinario a quello ordinario" (Germano Bulgarelli, Giancarlo Galli, Giuseppe Gavioli, Andrea Mangano, Isaia Sales, Roma, 17 maggio 1995).
    Sulle difficoltà dell'utilizzo dei fondi comunitari per le risorse idriche, il "Gruppo 183" è tornato con una seconda iniziativa: "Come spendere i 4.000 miliardi per l'acqua nel Mezzogiorno" (10 luglio 1996. Relatori: Antoni Bargone, Bernardo De Bernardinis, Cesare Greco, Andrea Lolli, Andrea Mangano, Mario Rosario Mazzola, Giancarlo Renda, Gaetano Tedeschi).
    Sulla situazione di crisi e di stato della SOGESID e sulle manovre che l'hanno accompagnata, il Gruppo 183 è intervenuto ripetutamente verso il Governo e le Regioni- con documenti di critica e di proposta (20 settembre 1996, 9 febbraio e 20 maggio 1997)- fino allo sblocco positivo della riorganizzazione della Società ed al suo rilancio: infine, con il convegno: "Verso l'autogoverno dei servizi idrici nel Mezzogiorno: l'azione della SOGESID" (Roma, 5 febbraio 1998. Relatori: Bernardo De Bernardinis, Mario Rosario Mazzola).
    Nel quadro della programmazione dei Fondi Strutturali Comunitari 2000-2006, il "Gruppo 183" con il CNEL, SOGESID e SUDGEST, ha promosso a Roma il 25 giugno 1999, il Convegno "Impresa e risorsa idrica nel Mezzogiorno: soggetti industriali, lavoro e spesa pubblica". In occasione del Convegno la IV Commissione CNEL, Assieme a SOGESID SUDGEST e "Gruppo 183" ha presentato il
    dossier "Acqua e Regioni meridionali: stato di fatto, problemi e prospettive", appositamente predisposto da SOGESID.
    Di fronte alla situazione di crisi e di stallo dell'Ente Autonomo Acquedotto Pugliese (EAAP)- assieme al Gruppo progressista federalista della Camera dei Deputati, di quelli regionali di Basilicata, Puglia, Molise- il 19 maggio 1996 a Bari, l'Associazione ha promosso l'incontro nazionale "Un'Autorità di bacino nazionale per un governo democratico delle acque attualmente gestite dall'EAAP e dall'EIPLI" (Relatori: Antonio Bargone, Carmine di Pietrangelo, Ludovico Ferrone, Giuseppe Gavioli, Giorgio Nebbia, Rosa Viparelli, Vito Copertino, Bernardo De Bernardinis).
    Un secondo convegno
    "Governo e gestione delle acque nel Mezzogiorno dopo l'Accordo di programma Basilicata- Puglia- Ministero LL.PP", si è svolto a Roma il 26 ottobre 1999, in collaborazione con SUDGEST e le Regioni Puglia e Basilicata. Hanno partecipato: Filippo Bubbico, Felice Amodio, Costanza Pera, Fabio Trezzini, Antonio Bargone, Bernardo De Bernardinis, Carmine di Pietrangelo, Arcangelo Lobianco, Mario Rosario Mazzola, Lorenzo Pallesi, Rocco Porreca.

    3) Legge 183, Regioni e Consorzi di bonifica.
    Sulla base degli obiettivi fissati nella Legge 183/89 e nella prima parte della 36/94, che precisano il criterio/obiettivo del bilancio- quantitativo e qualitativo, tra disponibilità e usi compatibili- della risorsa idrica e del rapporto tra regolazione e gestione dei servizi, il "Gruppo 183" ha cominciato ad affrontare il nodo complesso dei Consorzi di bonifica, ancora sostanzialmente normati dal RD 215/1933.

    A questo fine, l'Associazione ha promosso (Roma, 11 aprile 1997) il primo seminario nazionale su:
    Legge 183/89 e servizi di regolazione e riutilizzazione delle acque: Regioni, Enti Locali e Consorzi di bonifica" ( Luigi Borrelli, Valerio Calzolaio, Fausto Giovanelli, Antonio Jannarelli, Giuseppe Gavioli, Annamaria Martuccelli, Antonio Massarutto, Andrea Nardini, Antonio Picchi, Guido Tampieri, Paolo Urbani).



    L'associazione fa parte delle 17 istituzioni italiane segnalate dall'
    United Nations Convention to Combat Desertification per il loro impegno nella lotta alla desertificazione.

    Roma, 7 marzo 2006



     
     
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